… Di PROBUS
DESCRIZIONE
Temporum Felicitas
Figura virile in piedi che poggia la mano su uno scudo su cui vediamo quattro donne che rappresentano quattro stagioni; alla sua sinistra, un bambino con in mano una cornucopia; sotto SIS (Laboratorio di monete Sicciak [ex. Jugoslavia], attuale Siscia).
STORICO
Probo, nel terzo secolo DC, era un imperatore romano che ha fatto la ricchezza del vino di Pannonia (Ungheria, Dalmazia) e Mesia (Serbia, Bulgaria). Questo sovrano, illuminato, e amico della vigna, fu un gran lavoratore.
Non voglio nutrire i miei soldati per niente !
diceva, nei rari momenti in cui la guerra lasciava loro del tempo libero. Partendo da questo principio per evitare l’ozio, cattivo consigliere, e per occupare la turbolenza delle legioni inclini all’indisciplina, impiegò le sue truppe per costruire strade, per costruire acquedotti, per sgombrare i terreni; Fu così che Pannonia e Moesia avevano i legionari romani (spoesso arruolati da Probio fra le truppe barbariche battute) come primi viticoltori; e la stessa Gallia approfittò di questa intelligente iniziativa.
Ce lo racconta Eusebio, contemporaneo di Probo, nel seguente brano: « Probus gallos et pannonios vineas nabere permits, Almeamque et Aureum montem militari manu confitos provincialibus colendos dedit »: Probus concedeva ai Galli e ai Pannonici di avere delle viti, e diede agli abitanti delle province del Monte Alma e del Monte D’oro di coltivare le viti piantate con per mano anche dei soldati. ”
Ed è intorno al 280 che Probo abolì il regime eccezionale (istituito dai suoi predecessori, che avevano condotto campagne di sradicamento e avevano autorizzato solo molto eccezionalmente la coltivazione della vite, e solo per far fronte ad eccezionali e momentanee richieste di vino) che paralizzava i viticoltori del mondo romano, e li rimise sotto il regime del diritto comune. Diversi storici menzionano la revoca di questo divieto di coltivazione (Eusebio, Flavio, Eutrope e Aurelio Vittore°.
Probus fu assassinato nel 282.